Milan, ecco il possibile impatto di Ibrahimovic sul bilancio del club
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, ecco il possibile impatto di Ibrahimovic sul bilancio del club

Ibrahimovic deciderà a giorni il suo futuro prossimo, col Milan spera di averlo per la prossima stagione e mezzo: ecco il suo peso sul bilancio rossonero

Tutti pazzi per Zlatan Ibrahimovic. Un Milan mai così spuntato cerca di riportare a casa il campione svedese che, nonostante una carta d’identità ormai ingiallita, è ancora in grado di fare la differenza. Si tratta di un vero e proprio strappo alla regola rispetto a quella che finora è stata la filosofia di Elliott. Giocatori giovani con ingaggi bassi su cui in futuro sarà possibile ottenere delle plusvalenze. Per lo svedese, però, è possibile fare uno strappo alla regola. Un elemento sembra al momento sicuro: che l’impatto del suo stipendio sul bilancio rossonero sarà chiaramente importante. Soprattutto perché, stando così le cose, la società di via Aldo Rossi non potrebbe neanche profittare degli sgravi fiscali del Decreto Crescita. Ecco l’analisi del portale Calcio e Finanza.

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L’impatto di Ibrahimovic sul bilancio del Milan

Qualora l’operazione si concretizzasse, quale sarebbe l’impatto di Ibrahimovic sul bilancio del Milan? Stando a quanto riportato dalla stampa sportiva, il club rossonero avrebbe offerto allo svedese un contratto della durata di 18 mesi (6+12) con uno stipendio complessivo da 6 milioni di euro (2+4)“.

Uno stipendio netto da 6 milioni di euro equivale a circa 10,5 milioni di euro lordi. Di questi, 3,5 milioni andrebbero ad impattare sul bilancio 2019/2020, mentre gli altri 7 milioni di euro andrebbero conteggiati sul bilancio 2020/2021“.

Zlatan Ibrahimovic
Fonte foto: https://twitter.com/Hammarbyfotboll

Per Zlatan nessuna agevolazione del Decreto Crescita

Nel caso di Ibrahimovic, con un contratto da 18 mesi le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Crescita non possono essere applicate. Va comunque ricordato che i benefici previsti dalla normativa trovano applicazione qualora il calciatore professionista mantenga la residenza in Italia per due anni in seguito al trasferimento.

Dunque, per i giocatori che saranno acquistati nella prossima campagna trasferimenti, tale requisito sarà normalmente soddisfatto qualora gli stessi mantengano la residenza in Italia almeno fino al 2021“.

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ultimo aggiornamento: 29 Novembre 2019 18:17

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